Sono passati quasi cinque mesi dal mio rientro in terra inglese dalla California, West Coast,…
Rimini 2014

Quest’anno ho fatto delle vacanze che rientrano di diritto nella mia personale top 10.
Non sono andata alle Maldive e neanche alle Barbados. Sono andata a Rimini.
A RIMINI?!?!?!? Direte voi. Si. Proprio così.
Le vacanze nella riviera romagnola per me hanno sempre avuto un grosso significato. Fin da quando ero bimba, i miei nonni materni mi portavano sempre con loro durante la chiusura estiva della scuola, in un campeggio chiamato Coop3, che credo esista ancora, a Marina di Ravenna. Li penso di aver trascorso davvero alcuni dei momenti più belli della mia vita.
Mi ricorderò sempre il nome del viale dove stavo io: viale Belgio. Tutte le vie del campeggio infatti avevano il nome di paesi del mondo.
Mi ricordo anche il nome di una mia amica dell’epoca, Federica, di Bologna, che stava in viale Inghilterra, se non sbaglio. Andavo sempre a trovarla nella sua tenda (che poi era la veranda della roulotte) per parlare un po’ insieme o per scrivere sui diari le cose più strane o i ricordi più belli, che poi mi piaceva sempre rileggere una volta che tornavo a scuola, per evadere un po’ dalle noiosissime ore di matematica e fisica.
In questo campeggio, molto basic, a dir la verità, ci si conosceva tutti, più o meno. Vuoi perché ci si ritrovava la sera a ballare “Il ballo di Simone” o perché ci si incontrava ai lavatoi per lavare i piatti del pranzo, una chiacchiera con chicchessia la si scambiava sempre volentieri. Uno dei ricordi più belli che ho è il giorno di ferragosto, che era visto come il giorno dell’apocalisse, per il direttore del campeggio. Ora capirete perché.
Il giorno di ferragosto, tutto il campeggio festeggiava praticamente insieme. La nostra via sarà stata di almeno 100 metri, ed ogni roulotte metteva fuori il proprio tavolo in mezzo al viale per poi apparecchiarlo, attaccandolo al tavolo successivo, quello del vicino. In questo modo, si formava una tavolata immensa che prendeva tutta la strada in lunghezza, apparecchiata con piatti, posate e tovaglie di carta. Ogni famiglia preparava OGNI ben di Dio, perché alla fine si sa…noi italiani siamo competitivi quando si tratta di cibo.
Perciò mi ricordo che mia nonna andava a far la spesa almeno un paio di giorni prima, accompagnata da mio nonno che sbuffava a più non posso perché avrebbe invece voluto andare a giocare a bocce, per mettersi poi li e spignattare il giorno di ferragosto fin dalle prime luci del mattino. Immaginatevi quindi la mia gioia nell’alzarmi e sentir profumo di cozze in guazzetto alle 8 am.
Al momento di mettere in tavola le cose per il pranzo, davvero sembrava di stare in paradiso. Su quella tavola lunghissima saltava fuori di tutto. Anzi no, non proprio tutto, perché tutto non ci stava. Quando infatti finiva un piatto, altri meravigliosi ne sbucavano fuori da quelle minuscole cucinotte ricavate da gabbiotti di ferro (quindi immaginatevi il caldo li dentro mentre si preparava).
Io si che ho visto i veri “Masterchef”, altro che quelli di oggi.
Azdoure che si contendevano il giudizio per la miglior sfoglia o per il miglior dolce, gente che magnava come se non ci fosse un domani. Musica, risate, colori e immagini stampate nella mia memoria che ormai fanno parte di me e che nessuno potrà mai togliermi. Ma non è finita qui. Una volta finito il pranzo….finiva sempre a schifìo. Perché iniziava la gara di gavettoni. E non erano gavettoni “normali”. Erano delle invenzioni di morte…..ad acqua.
Gente con catinelle grandi quanto una macchina che trascinavano in 2 (perché da soli non ce la si faceva) che si acquattavano dietro una siepe per lanciare la sopra citata bomba d’acqua in testa al malcapitato di turno, che come minimo il giorno dopo stava a letto con la cervicale. Signore per bene che mai avreste pensato, che scappavano di qua e di la per non farsi prendere dai disgraziati che volevano metterle per intero dentro i lavatoi per i piatti. Gente che, appositamente per quella giornata, se ne saltava fuori con pistole ad acqua che Rambo in confronto era Winnie the Pooh.
Cose dell’altro mondo.
Come dicevo, essendo il campeggio molto “easy”, le strade venivano sistematicamente ALLAGATE perché non c’erano abbastanza tombini che permettevano il drenaggio dell’acqua in eccesso. Il direttore del campeggio lo si vedeva sfrecciare da una parte all’altra delle vie con la sua bicicletta pedalando alla velocità della luce, per cogliere sul fatto le persone e fargli un richiamo o peggio una multa. Era uno spettacolo per gli occhi. Le migliori risate della mia vita. Ed ogni anno la storia si ripeteva.
Tutto questo preambolo per farvi davvero capire come mai io adori così tanto la riviera romagnola, la sua gente, i suoi buonissimi cibi ed anche il suo mare, perché no. Quest’anno, come molti di voi ormai già sanno, sono stata a Rimini per partecipare alla Blog Fest che ormai da una decina di anni a questa parte, ospita il premio Macchianera per i migliori siti internet italiani. Io ero in gara per la categoria “Miglior Foodblogger” e mi sono posizionata quarta. Un successo che mi ha colta davvero di sorpresa! Ma la cosa più bella ed emozionante è stata quella di incontrare un sacco di voi, dal vivo.
Un po’ di persone che con pazienza sono venute appositamente fino a Rimini per conoscermi e per passare con me un po’ di tempo. Questo mi ha onorata tantissimo e per me è stata davvero la parte più bella della vacanza. Non tralasciando il fatto che finalmente ho avuto il piacere di conoscere dal vivo Chef Rubio, una grandissima soddisfazione.
Una passeggiata in bicicletta dopo tantissimo tempo, il gusto di un vero bombolone appena sformato, la solarità delle persone, l’odore della pineta prima di arrivare al mare, il profumo di mia mamma, quello di una nuova vita, la mia dolcissima nipotina Linda, la voce di mio papà, i “baci” del mio Attila, e l’amore dei miei amici.
Queste sono le cose che ho avuto e che ho trovato al mio arrivo e queste sono per me le cose più importanti, di cui ho fatto il pieno per non sentir troppo la loro mancanza mentre qui già l’autunno si fa sentire.
E voi…..Non smetterò mai di ringraziarvi per tutto il supporto e l’affetto con il quale ogni giorno mi fate sentire che siete li…che ci siete…che fate il tifo per me. Quindi grazie ancora a tutti, a quelli che mi sono venuti a trovare, a quelli che conoscerò e a tutti quelli che mi hanno votata. Next year, we’ll win!
Senza di voi, non mi stancherò mai di dirlo, tutto questo non sarebbe potuto accadere. Vi abbraccio tutti, uno per uno. Forte. Anzi no. FORTISSIMO! <3
Angelina
Sei adorabile Angelina! Ho letto il tuo racconto così fresco così genuino e mi sono fermata a pensare che per fortuna esistono le persone come te che si appassionano alle cose semplici e restano attaccate ai ricordi del passato e li condividono con noi facendoci partecipare alla propria festa! Anche noi abbiamo optato per il campeggio da quest’anno e anche se realmente lo vivremo di più la prossima stagione abbiamo già assaggiato un pezzettino di solidarietà un pochino di festa da campeggio e spero che le mie bimbe si divertiranno come hai fatto tu e conserveranno questo fanciullino che in te vive e che ti rende una bella persona. Il tuo 4 posto lo sai che in realtà e’ come se fosse un primo avendo gareggiato tra nomi più famosi se vogliamo, ma il tuo e’ un popolo non di fan ma di amici e ti sosterremo come fanno gli amici o meglio la famiglia. Un grande abbraccio
Ecco. La lacrimuccia oggi ancora non l’avevo versata!
Grazie Alessandra!!! Il vostro affetto è davvero la cosa più bella per me!! Siete davvero un po’ la mia famiglia ormai! ❤️❤️❤️
Un abbraccio forte forte!